Blognotes n 20
Blognotes 20

CITTÀ & RELAZIONI è il tema del numero 20

Articoli

di La Redazione
Città e Relazioni: un mosaico di sguardi. In un periodo storico nel quale le guerre in Europa e al di là della costa mediterranea entrano quotidianamente nelle nostre case, affrontare il tema di città e relazioni ci appare in qualche modo un corollario attuale della contemporaneità. Una sorta di viaggio metaforico nelle relazioni tra persone, città, culture, storie, che magari partono da qui vicino e portano lontano. Un mosaico di voci che si intrecciano, che si contraddicono anche, si completano, prendendo spunto dal nostro territorio e da quello vicino. Così in questo numero emergono   posizioni diverse,..
di Andrea Crozzoli. Foto di Andrea Crozzoli e Archivio Cinema Zero
È, inaspettatamente, Pier Paolo Pasolini il fil rouge che, nel corso del tempo, ha dato la possibilità di relazionare una piccola cittadina come Pordenone con diverse altre realtà sparse nel mondo....
di Silvia Masci. Foto per gentile concessione Ciriana
Quanto lo stile di una città influenza la moda e l’ambiente? E quanto la moda sostenibile può ridurre l’impatto ambientale urbano e creare relazioni positive? Sono domande che mi pongo ogni volta che viaggio e cerco nelle città che visito...
di Paolo Gruden. Foto Internet pubblico dominio
“Diversamente giovani”. La battuta, scontata tra quelli che sono diventati maggiorenni alla fine degli anni ‘60 dello scorso secolo, definisce bene il comune sentire dei moderni anziani di oggi. A proposito di quella contagiosa creatività popolare...
di Sabrina Toffoli e Chiara Rambaldini. Foto Internet pubblico dominio
Vogliamo costruire una società inclusiva, con uguali opportunità per tutti Questa non è soltanto la mission della nostra cooperativa, ma ciò che orienta ogni giorno il nostro lavoro. Non ci basta fornire servizi, accogliere persone o portare avanti progetti. Vogliamo farlo dentro una cornice più ampia, dove ciò che conta davvero sono le relazioni che nascono, si costruiscono e si curano.
di Franco Regeni. Foto Internet pubblico dominio
Quando si parla di relazioni si intende in genere tra individui; essendo l’essere umano sociale per natura, non solo biologica, diventa superfluo sottolineare che la sua esistenza dipende dall’incontro tra due esseri di genere diverso. Fin dagli albori della sua comparsa, con le numerose varianti di specie che hanno caratterizzato l’evoluzione della famiglia degli ominidi...
di Federico Soffiato. Foto per gentile concessione della Società Heron Air che gestisce l’aeroporto di Padova
L'installazione ha inaugurato un peculiare spazio espositivo voluto da Roberta Busca, illuminata responsabile eventi dell’Aeroporto di Padova “G.Allegri”. Lo spazio è aperto a tutti gli artisti del mondo che vorranno interpretare una vecchia fermata dell’autobus cittadino. Io sono Federico Soffiato, mi occupo di scultura, e da molti anni insegno discipline plastiche, a Padova, essendo stato docente...
di Marko Mosetti. Foto Internet pubblico dominio
Quando, nei primi anni ottanta, assolsi i miei obblighi di leva, fui assegnato ad un reparto del quale la quasi totalità dei componenti arrivavano dalle regioni dell’Italia settentrionale e centrale. Rari i friulani. Da Gorizia ero l’unico...
di Francesca Bomben, psicologa psicoterapeuta, SC Psicologia dell’Infanzia e della Famiglia – AsFO, Pordenone
Per gli esseri umani i luoghi sono definibili se hanno un senso, una specificità, una connotazione. Le città sono questo, superfici di spazio abitate da persone, situazioni fisiche e concettuali in cui si concentra la vita di una commùnitas. E una commùnitas è,  per definizione,   ciò che corrisponde  ad una massa interattiva...
di Carolina Russo, Microbi dal cuore grande, Centro diurno disturbi alimentari e Pediatria, Ospedale di Pordenone. Foto di Riccardo Moretti
Non sappiamo più aspettare. La velocità a cui ci abituano i nostri dispositivi è allucinante, certamente utile alla vita pratica ma forse inaspettatamente dannosa per la nostra interiorità. D’altra parte viviamo nell’età della tecnica, secondo la definizione del filosofo M. Heidegger, e a dominare la nostra realtà è ora più che mai il concetto di “utilità”...
di Ilaria Paolillo, 5ATT, Istituto Flora, Pordenone. Foto di Riccardo Moretti (scattata nella biblioteca scolastica dell’Istituto Flora)
Le relazioni umane sono difficili, sono l’intreccio delle nostre personalità e raggiungono l’anima, ci stringono forte e rimangono per sempre. È difficile spiegare i sentimenti che si provano quando ci si relaziona con qualcuno: possono essere esperienze bellissime e intense oppure dolorose.
di Lisa Polesel, 5AAU, Istituto Flora, Pordenone. Foto di Riccardo Moretti (scattata nella biblioteca scolastica dell’Istituto Flora)
Al giorno d’oggi tendiamo a trascorrere la maggior parte del tempo sui social, nel mondo digitale e tralasciamo i luoghi che sono essenziali per il nostro essere persona. Sto parlando delle biblioteche, in particolare quelle lasciate a margine, le scolastiche, dove puoi trovare persone con cui stare bene o ritrovarti di nuovo, come è successo a me. Io mi ero persa nella mia oscurità interiore, mi sentivo sempre in mezzo al deserto...
di Paola Voncini. Foto di Mario Giannatiempo
Un assunto innovativo per l’epoca è quanto postula Gordon Cullen nel suo libro Townscape, pubblicato nel 1961, che definisce la città come una particolare forma di paesaggio...
di Ivana Rosolen e Sandro Menegotto. Foto di Sandro Menegotto
Cosa resta di una mostra dopo la chiusura delle sue sale? A volte, resta il ricordo di un’opera, un’emozione improvvisa, la bellezza di un’idea. Ma in alcuni casi, come quello accaduto a Maron di Brugnera tra il 27 giugno e il 5 luglio 2025, durante il periodo della Sagra paesana, resta molto di più...
di Mauro Danelli
Il tema di questo numero induce a una riflessione in particolare sul rapporto tra le città e le loro librerie, inevitabilmente legata da parte mia al rapporto tra la nostra libreria e la nostra città. Recentemente ho ricevuto in dono il catalogo di una mostra allestita alla locale ‘’Casa dello studente’’ (‘’Grafica europea dalla donazione La Roggia’’) che presenta oltre quattrocento opere tratte dall’archivio grafico della omonima galleria d’arte pordenonese....
di La Redazione
Memorie è il titolo di questo numero, e tante e diverse sono le declinazioni con le quali gli articoli proposti analizzano i ricordi e i loro effetti. Sicuramente la componente soggettiva, temporale o spaziale, incide sul valore che la memoria può assumere, ma perderla, trascurarla o cancellarla è un rischio pericoloso, perché essa è conoscenza e coscienza, specchio in cui guardarsi e misurarsi, testimonianza delle nostre e delle altrui azioni, possibilità di nuove scelte e cambiamento.
di Noemi Galleani. Foto Nuovi Vicini
Tempo fa, per un Convegno, scrivevo: la scrivania del mio studio ha un profondo cassetto dove custodisco un numero imprecisato di quaderni che racchiudono le storie dei migranti che ho incrociato in questi 18 anni. A volte, quando c’è un totale silenzio penso che, se ciò fosse possibile, “sentirei” un sordo lamento provenire dalle pagine di questi quaderni: sono le loro urla strozzate, le lacrime sommesse, il dolore narrato, ma anche quello inenarrabile. Ora, da quando ho iniziato la mia professione di etnopsicologa...
di Maria Paludetti
Questo numero è dedicato alla memoria. Perciò abbiamo pensato potesse essere interessante parlare della memoria degli oggetti domestici, come mobili e suppellettili friulani. Caratteristiche e peculiarità degli interessi verso questo tipo di antiquariato. Come si inserisce nelle case d’oggi o nelle case restaurate o recuperate. Cosa raccontano questi oggetti, perché vengono comprati. Cosa può implicare questo tipo di antiquariato, anche per quanto attiene l’attività di restauro...
di Roberto Bonzio
Un grande stand a forma semicircolare, in un’immensa fiera internazionale oltreoceano. In bella mostra macchine calcolatrici, fatturatrici, macchine da scrivere, impreziosite dal raffinato design made in Italy che caratterizza l’azienda. Che in una saletta riservata espone anche un’altra misteriosa macchina, davvero singolare. Si chiama P 101...
di Nella Maccarrone
Ecco papà che torna dal lavoro. Alto e snello, ha un aspetto importante nella sua uniforme. Per prima cosa estrae la pistola dalla fondina e la ripone nel luogo sicuro dove deve stare. Noi bambine sappiamo che è una cosa da non toccare mai. Sorride e i denti gli brillano sotto i baffetti. La gente dice che assomiglia a un certo Clark Gable, una star del cinema.  “Le ragazze si sono comportate bene?”. La mamma è davvero felice oggi...
di Andrea Flego
Leggere il racconto di Nella Macarrone mi ha commosso. Però di quella commozione, semplice e nascosta, inavvertita e pudica, che ti assale quando vieni dolcemente travolto dal ricordo della tua infanzia. Ed è stata una parola magica a scatenare tutto questo. La parola “spargher”, che i miei chiamavano anche “spacher”. La parola forse veniva da una tradizione austriaca e si scriveva “spacker” o “semplicemente “spaker”, ma nella mia - italianissima - infanzia di via Mascagni,Trieste,  nelle case e nella scuola dei profughi istriani...