di La Redazione
Sono cambiati nel tempo e ancora cambieranno, scambiandosi anche il posto, perché noi umani siamo diversi nello spazio e nel tempo. Dio, Patria e Famiglia, totem che hanno animato le generazioni dell’ottocento e del novecento, sono risibili nelle società postindustriali, anche se sono diventati le bandiere di quei paesi islamici che fanno tanta paura...
di I Papu
Lidia e Fernanda, in arte I Papu. L'identificazione nel tempo è tale, che quasi ci si aspetta di vedere Ramiro Besa e Andrea Appi comparire vestiti ed atteggiati come le loro impagabili maschere.
Lidia più riservata (Andrea), Fernanda più aperta (Ramiro) vengono riproposti in un estratto di un esilarante sketch, oggi più che mai attuale, che si svolge in ospedale.
di Andrea Crozzoli
Non pensava certo al cinema Sigmund Freud quando diede alle stampe nel 1913 “Totem e tabù” il cui sottotitolo precisava “somiglianze tra vita mentale dei selvaggi e dei nevrotici” (Totem und Tabu: Einige Übereinstimmungen im Seelenleben der Wilden und der Neurotiker). Dopo oltre centodieci anni dalla pubblicazione...
di Enzo Marigliano, medievalista
L’idea dell’inferno è costante di ogni civiltà. Terrificante luogo ultramondano, o condizione d’angoscia esistenziale già in questa vita, esso è multiforme e, pertanto, capace di adattarsi a ogni tipo di società. Ma fra tutti “gli inferni” che sono stati elaborati, il più sistematico, compiuto, disperante – tanto da diventare archetipo – è quello cristiano...
di F.B., Estia, Carolina Russo, Tessa Marconi
"Nel naufragio di tutto, la tenerezza rimane a galla" (Victor Hugo, L'uomo che ride, 1869).
Agire, condividere, offrire, fare rumore, esternare, riconoscere la sacralità del nostro intimo...
di Gian Luigi Luxardi conversa con Ivana Truccolo
Incontro il dottor Gian Luigi Luxardi al Centro Diurno per i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) che si trova presso la Pediatria dell’Ospedale Civile Santa Maria degli Angeli di Pordenone, Azienda Sanitaria Friuli Occidentale (ASFO). Accetta volentieri la proposta di una conversazione sui totem e tabù associati alle persone che soffrono di disturbi del comportamento alimentare...
di Monia Montechiarini *
Quante volte nel corso della nostra esistenza abbiamo ascoltato questa parola, “strega”, usata come insulto. Effettivamente, nell’immaginario comune, non appena la sentiamo rievoca alla mente antiche creature da temere, crudeli donne dall’aspetto orribile dotate di artigli e grandi bocche grazie alle quali potersi cibare. Di cosa? Bambini e uomini in generale. Ce lo confermano le iconografie successive
di Silvana Muzzatti
Mi scusi, infermiera. Dove posso pagare questa prestazione medica?
Agli sportelli del CUP, ma prima deve ritirare il numero al totem.
Mi scusi, dove? Reazione perplessa.
Lì, alla colonnina che rilascia i numeri. Il totem.
I totem sono arrivati in ospedale, in posta, in qualunque luogo ci sia da fare una coda. Distribuiscono pezzettini di carta, come un tempo distribuivano conforto e senso di sicurezza. Sono cambiati i tempi, o sono cambiati i nostri idoli protettori?
di Marina Stroili
Viene da chiedersi cosa succederà in California, culla della cultura “wokisina”, espressione italianizzata dall’inglese dell’aggettivo inglese “woke” ...
di Chiara Valerio, responsabile Area donne e grave sfruttamento Nuovi Vicini
La tratta degli esseri umani è un fenomeno che è cambiato nel tempo e che è diventato sempre più articolato. Le politiche di carattere economico, di controllo dell’emigrazione e i vari eventi relativi alla vita politica e sociale di numerosi paesi hanno influito sul fenomeno, facendo sì che si modificassero le rotte, i paesi coinvolti nello sfruttamento, l’organizzazione delle reti criminali, i metodi di reclutamento e sfruttamento e le tipologie di reati...
di Elisa Meloni. Foto di Gianni Pignat. Yanomami, Venezuela, 1990
"Più che ‘l dolor, poté ‘l digiuno", Dante Alighieri, La Divina Commedia, Inferno, canto XXXIII, v. 75.
È il tabù supremo. Per la maggior parte delle persone l’idea di mangiare carne umana è ripugnante, anche in caso di assoluta necessità come nel famoso episodio dei sopravvissuti delle Ande (1972).
di Mauro Danelli
Il termine ''tabù'' possiede una sostanziale ambivalenza: può significare ciò che è ''proibito'' da un lato e dall'altro ciò che è ''sacro''. E' un'ambivalenza che può diventare strada maestra nella vita di ognuno di noi: guardiamoci dalle certezze assolute e teniamo sempre presente l'eventualità di un'altra faccia della medaglia...
di Francesca Agostinelli. Intervista a cura di Marco Casolo e Mario Giannatiempo
La decisione di intervistare Francesca Agostinelli, curatrice del progetto Zigaina 100, è stata naturale quando come Rivista abbiamo pensato di dedicare un numero speciale al grande artista friulano, in collaborazione con due giornali: Il Passo Giusto (ilpassogiusto.eu) e Pense e Maravee (http://www.pensemaravee.it/).
di Lorenzo Fabbro
Sul far del giorno del 19 maggio 1950, la piazza di Muzzana si riempì di centinaia di persone. Erano contadini, in maggioranza braccianti disoccupati, ed arrivavano da ogni parte della Bassa ed anche da più lontano per andare a lavorare – senza paga e nonostante il divieto delle autorità e le botte della polizia – sul letto del Cormôr.
di Andrea Crozzoli
È un fatto che negli anni '46 e '47 ci trovammo fianco a fianco, e con la stessa trepidazione, a esporre in mostre di una certa importanza, insieme ad Afro e a De Pisis...» scriveva Giuseppe Zigaina nella sua introduzione al catalogo Pier Paolo Pasolini/I disegni 1941/1975 (ed. Scheiwiller) a proposito dei loro primi incontri.
di Paolo Venti
"Sono un pittore prima che uno scrittore". E' una frase di Giuseppe Zigaina che indica una precisa collocazione della sua opera di scrittore rispetto a quella che egli riteneva la sua attività principale di artista visivo. Questo è il primo elemento importante che forse ha determinato un freno nella valutazione della sua opera letteraria, un freno che in qualche modo sembra passare anche al pubblico dei lettori e dei critici...
di Elisa Meloni, Filomena Serra
Un uomo ha una fascia che gli stringe i capelli, la bocca spalancata in un urlo, sembra stia ufficiando un rito, ha appena convocato gli Dei in un misto di erotismo e sacrificio che segnerà per sempre l’immaginario (della musica moderna).” Potrebbe essere una perfetta descrizione di Pier Paolo Pasolini, colto un attimo prima della sua morte...
di Giancarlo Pauletto
«Pare di no, ma dire perché si dipinge una cosa invece di un’altra… è arduo perché sembra urgente, improrogabile e nello stesso tempo inutile. Una inutilità che deriva, al fondo, dall’impossibilità di determinare il peso della nostra presenza come “soggetto” – in un mondo caotico, brulicante, dove pare che niente sia “più importante”, dove sembra illegittimo parlare di un ordine primario…
di La redazione. Poesia di Pier Paolo Pasolini
Talora una ricorrenza può risultare solo un doveroso e formale omaggio, ma altre volte può rivelarsi un’occasione per approfondire la conoscenza di un artista. Così è stato per il “centenario” di Giuseppe Zigaina che ha spinto Blognotes a scrivere di arte, cinema, letteratura, anatomia e avvenimenti del Friuli attraverso la vita e le diverse opere di un suo importante intellettuale.
Un numero speciale di Blognotes Natale 2024 dedicato al pittore friulano Zigaina a 100 anni dalla nascita. Anatomia di un artista poliedrico, uno dei protagonisti più importanti del Neorealismo friulano.
di Marina Stroili
Questo numero di Blognotes, dedicato al Rischio, tratta uno dei temi oggi più ricorrenti nelle cronache dei quotidiani. La speculazione filosofica se n’è occupata nel tempo da angolazioni diverse, in coerenza con le spinte dell’epoca, luoghi ed eventi.