Otmar Barth. La curia di Pordenone

Gli incontri lungo i sentieri e nei piccoli borghi dimenticati aiutano a capire lo stato di salute della montagna friulana. I numeri statistici chiudono le vallate in una morsa di declino, ma ci sono storie che frenano l’ineluttabilità del fenomeno. Si tratta di tasselli che danno forma a un puzzle un po’ più complesso e per nulla scontato. Sono pezzi che rappresentano persone, per lo più giovani.

Free Jazz

Il free jazz, per me, dimostra che è davvero possibile coniugare diritti individuali e diritti collettivi. Il free jazz garantisce progresso e sviluppo; abolisce le gerarchie, gli ostacoli culturali, ideologici, linguistici; il free jazz traduce idee e istanze in significati simultanei universali.
Il free jazz realizza utopie, gli impossibili diventano possibili, è democrazia vera, libertaria.

Il mestiere del libraio di padre in figlio

In passato avveniva in modo naturale. Si pensi ai famosi Tarantola, una generazione di librai che da metà ottocento si è rinnovata fino ad oggi. E’ vero che alcune delle loro librerie hanno dovuto chiudere oppure passare la mano ad altri, soprattutto a gestori di librerie di catena, però qualcuna resiste ancora. Fino a quando? Riusciranno gli attuali Tarantola a trasmettere la loro passione ai propri eredi? La speranza è che ci riescano, però la cosa non appare tanto facile.

Tracce

Sarà da fare un poco di chiarezza, dice il linguista, chè traccia non è segno, segno è una cosa seria è firma, è croce e cosa che vuoi dire con vigore. Neppure è indizio chè non apre a scoperta, ovvero riscoperta di alcuna verità. Testimonianza no, di cosa poi? Memoria, schema, metti ciò che vuoi […]

a Giovanni Giotta

gestore del Caffè Trieste di S. Francisco     Occhi Rubinum Histriae respiro di scoglio ti sei perduto Johnny frastornato di squali ardesia fra terra e mare E il vento gela dove la gente porta i dolori all’incanto e le bestemmie al cielo. E il vento scioglie in amori a manciate caffè di stelle-buchi neri […]

Il Tagliamento, tracce e pensieri

Qual è il posto più a nord del polo nord? Non c’è. Perché la terra è tonda. È la forma della terra che fissa questo limite. Dove i limiti posti dalla natura non sono immediatamente percepibili ed evidenti, si tende a ignorarli, facilitati anche dalla perdita di memoria di accadimenti passati o confidando nelle soluzioni che la tecnica saprà porre in atto.

Caffè Trieste San Francisco dove è stato immaginato il futuro

Una caffettiera, su una bizzarra insegna tricolore, all’incrocio di una ripida strada di North Beach, quartiere italiano di San Francisco. All’interno, un affresco con una scena mediterranea e barche di pescatori, un juke box d’epoca, foto di ospiti illustri alle pareti, tra loro star italiane in trasferta, da Gianni Morandi a Luciano Pavarotti. E quella di un giovane, aitante, davanti a una macchina espresso.

Orme

Mentre passeggiamo lungo le sponde di un fiume o quando percorriamo un sentiero nel bosco potremmo imbatterci in qualche animale o, ancor più frequentemente, nelle orme che essi lasciano sul terreno. Alla vista di queste tracce, ci siamo tutti interrogati su quale specie fosse stata presente in quel luogo. Riuscire a identificare un animale da un’orma può, in alcuni casi, risultare davvero complicato

Iran: il cinema come specchio in cui la gente si “ripensa”

Fra i tanti incontri che hanno costellato la mia attività cinematografica (Sergio Leone, Michelangelo Antonioni, John Huston, Bernardo Bertolucci, etc.) quello con l’iraniano Mohsen Makhmalbaf è stato uno dei più emozionanti. Cineasta, montatore, poeta, sceneggiatore, rivoluzionario al tempo dello scià, Moshen Makhmalbaf è tra i più originali e complessi registi del cinema iraniano degli anni ‘90 assieme ad Abbas Kiarostami.