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La città di Pordenone e i suoi fatti urbani

La Pordenone antica e la Pordenone contemporanea è caratterizzata da forme dell’urbanizzazione e dinamiche delle trasformazioni avvenute nei tempi con l’ultima principale degli anni ’60-’70.

La Pordenone delle grandi e medie fabbriche, la città delle caserme, la città del pieno sviluppo economico, sociale ed industriale è finita da tempo.

Il tiglio delle checche

La Val d’Orcia, nel sud della Toscana, vicina al confine con l’Umbria e alle pendici del monte Amiata, prende il nome dal fiume Orcia che la attraversa ed è stata inserita nel 2004 nella World Heritage List-Patrimonio dell’Umanità UNESCO. La valle, oggi, è quello che resta di un luogo in cui la protagonista assoluta era una natura strepitosa fatta di boschi di querce, costellata da borghi di stampo medievale …

Tigli testimoni e sentinelle di un prima e un dopo

Ci sono alberi, in questo caso dei Tigli, che nel tempo sono diventati simboli di cambiamenti importanti.
Per la mia vita, ma anche per quella di molti altri, segnando un prima ed un dopo in due diversi  luoghi,  Gemona e Pordenone.
La villa dei nonni paterni a Gemona, nella località di  Piovega, si chiamava “Il Tiglio”.

Boschi sacri, boschi contaminati

“Troverai più nei boschi che nei libri.” Bernardo di Chiaravalle. Si ritiene che in antico i boschi coprissero quasi tutta la superficie della penisola italiana, e che le popolazioni di allora vivessero nei loro pressi, lungo le coste e le valli fluviali. Il primo luogo sacro, definito in seguito “lucus” in Latino, pare sia stato il bosco, e iù in particolare la radura, un’area libera circondata da alberi, ma non costruita da mano umana.

La paulonia

La paulonia. Tecniche miste su faesite. Marco Casolo

Bambini nostri e di altri amici
danzano attorno alla paulonia
abbracciando l’enorme tronco girano tenendosi per mano

una cerimonia d’addio

Caffè

Copertina numero 10_Il Tempo_Poesia Eleonora Schinella

I cucchiaini e lo zucchero danzano nei caffè,/ le labbra/ liberano le parole che fluttuano/ nell’aria stantia/ del bar.
Gli occhi/ si rincorrono/ i sentimenti/ come mareggiata sulla spiaggia sotto il castello./ Il mio presente, il mio adesso,/ il mio oggi…

Tracce del tempo a Pordenone

Camminare nel tempo e con il tempo può essere un’esperienza semplice se ci accompagna la consapevolezza di riconoscere i cambiamenti che incontriamo lungo il percorso. Lo possiamo fare calpestando, ma con rispetto, percorsi già intrapresi da altri, oppure guardandoci attorno per osservare le stratificazioni di stili e modalità costruttive nelle opere dell’uomo.

Il tempo è musica

Immaginate che questo numero della rivista  Blognotes dedicato al TEMPO, sia accompagnato dalle note  della fisarmonica del musicista  Romano Todesco,  che dà il ritmo  con le sue composizioni,  le sue riflessioni ed indicazioni di ascolto musicale, agli articoli ed alle fotografie di questo numero. Musicista,  polistrumentista e compositore, dai 6 anni in poi non ha mai abbandonato la fisarmonica, diplomandosi in seguito in contrabbasso al conservatorio Tartini di Trieste…

Al cinema il tempo è diegetico

«Tempo… Tempo… Cos’è il tempo? In Svizzera si fabbrica, in Francia è fermo, in Italia lo sprecano, in America dicono che è denaro e in India non esiste. Sai che ti dico? Per me il tempo è una truffa.» dichiara Peter Lorre in Il tesoro dell’Africa (1953) di John Huston. Truffa, certo, nel senso che al cinema il tempo viene frantumato, sconvolto, rovesciato, anticipato o posticipato a piacimento, grazie a quel formidabile strumento chiamato montaggio.

Il tempo nel medioevo

Neppure il cristianesimo seppe elaborare un chiaro concetto del tempo. Eppure, oggi, la quotidianità di tutto il globo è plasmata sul tempo dei cristiani tanto che, nelle forme statuali, anche chi adotta calendari diversi (cinesi, ebrei ed islamici) sigla e firma gli Atti e documenti internazionalmente riconosciuti datandoli sui 2023 anni decisi, dall’VIII secolo, dalla cultura cristiano – cattolica.