Non c’è altro da fare che rischiare
Questo numero di Blognotes, dedicato al Rischio, tratta uno dei temi oggi più ricorrenti nelle cronache dei quotidiani. La speculazione filosofica se n’è occupata nel tempo da angolazioni diverse, in coerenza con le spinte dell’epoca, luoghi ed eventi.
Status: l’arte come denuncia
È arduo per me staccarmi da tutto ciò che vedo e sento intorno a me; per questo le mie opere spesso non
trasmettono il senso della serenità”.
Stiamo vivendo un periodo in cui si avverte più forte la limitazione della libertà…
L’Italia o il rischio delle due Coree
Le due Coree! Il rischio di avere un’Italia spezzata in due come le Coree! Può sembrare un paradosso, ma è
quello che mi è venuto in mente quando è stata approvata la legge sull’autonomia differenziata: si è
formata davanti ai miei occhi l’immagine dell’Italia con una spaccatura nel mezzo e le due parti che si
staccavano.
Gigantesci rischi
Che cosa induce una persona a mollare tutto, le proprie abitudini, i luoghi e le persone che frequenta e conosce da sempre, la sicurezza della propria comfort zone, per lanciarsi alla scoperta di un paese sconosciuto di cui ha udito narrazioni fantastiche; ad attraversare il deserto su uno scomodo e puzzolente cammello, gli occhi sferzati dalla sabbia e uno sporco fazzoletto a riparare la bocca; a riempirsi le unghie di terra scavando nelle tombe
Cinema a rischio e rischio nel cinema
«Il cinema italiano sta male e la causa di questo star male sono i brutti film e i brutti film son tanti e mettono in una condizione mentale tesa a cercare di stare il più possibile dentro un canone che dovrebbe essere quello del film che funziona a qualsiasi livello. Bisognerebbe invece cercare di essere più liberi. Per fortuna una delle pochissime cose che non sono riusciti a capire è come si fanno i film che incassano. A volte succede che un piccolo film, inatteso, abbia un grosso successo…
Gianni Pignat e l’arte del viaggiare
Incontriamo Gianni Pignat a Porcia, nel luogo di partenza e di ritorno dei suoi viaggi: la sua dimora.
L’ha progettata nel 1974 ispirandosi alle linee razionaliste di Le Corbusier, una struttura sobria, di vetro e cemento. Ha contenuto i costi di costruzione rinunciando alle linde a sbalzo e ai serramenti esterni. Praticamente un cubo con al centro un ampio patio/salotto per condividere momenti conviviali.
La formula del rischio
“L’uomo crede di volere la libertà. In realtà ne ha una grande paura. Perché? Perché la libertà lo obbliga a prendere delle decisioni e le decisioni comportano rischi”. È quanto scriveva Erich Fromm in “Il coraggio di essere”, rappresentando in tal modo una condizione della vita quotidiana che impone a tutti di mettersi in relazione con la necessità di scegliere e le possibili conseguenze che ne possono derivare.
Quando finisce l’amore
In un periodo in cui i femminicidi testimoniano una crisi drammatica del maschio, incapace di accettare la fine di una relazione, il libro di Paolo Venti, Mai ti farei del male, è l’occasione di una pacata riflessione sull’amore e i suoi modi di essere. Il titolo del libro, edito ad agosto 2024 da Europa Edizioni, nasce dalla frase che Damiano Vietri, protagonista del libro, pronuncia tra le lacrime per rassicurare la donna che lo ha lasciato…
Rischio in natura
“A ridere c’è il rischio di apparire sciocchi, a piangere c’è il rischio di essere chiamati sentimentali. Ad esporre le vostre idee e i vostri sogni c’è il rischio d’essere chiamati ingenui. Ad amare c’è il rischio di non essere corrisposti. Ma bisogna correre i rischi, perché il rischio più grande nella vita è quello di non rischiare nulla.” Leo Buscaglia.
Rischiare l’autenticità – Ho rischiato
Difficile vivere, fa paura.
Non ricordo l’ultima volta che sono stata libera da questo timore, ma oggi so da dove potrebbe venire…(Carolina)
Nella nostra vita noi agiamo sempre in base a quello che ci dicono due parti molto importanti di noi: la testa e il cuore. La maggior parte delle volte, però, la testa e il cuore non seguono la stessa strada: uno va da una parte e l’altro va dalla parte completamente opposta…(Martina)