foto e testo di Danila Mastronardi – ornitologa
Foto 1
Le spiagge sabbiose sono un ambiente naturale caratteristico e fragilissimo. Le particolari condizioni di salinità, vento, suolo le rendono adatte solo ad una comunità vegetale ed animale molto specializzata.
Sulla sabbia si riproducono alcune specie di piccoli uccelli, appartenenti al gruppo dei Limicoli, cioè specie che si nutrono di invertebrati ricercati nel limo (in questo caso, nella sabbia). Questi uccelli affidano la loro sopravvivenza al mimetismo; dotati di piumaggio color sabbia, si appiattiscono al suolo in caso di pericolo. Depongono le uova direttamente in buchette appena accennate sulla sabbia che loro arricchiscono con conchiglie, pietruzze, per aumentare il mimetismo. I lavori di “ripulitura” delle spiagge distruggono uova e pulcini, infatti alcune di queste specie sono in via di estinzione, come il Fratino Charadrius alexandrinus salito alla ribalta in occasione dei Jova Beach Party.
Foto 2
I Picidi (Picchi per i profani), come è noto scavano buchi nei tronchi sia a scopo alimentare che a scopo riproduttivo. Per questo hanno sviluppato adattamenti particolari alle ossa craniche, molto resistenti e dotate di “ammortizzatori” naturali per evitare danni durante l’apertura dei fori. Questa loro caratteristica è stata oggetto di studio da parte dei costruttori di caschi per il motociclismo. Tuttavia preferiscono alberi morti e marcescenti che, perciò, devono essere lasciati al loro posto nei boschi.
Foto 3
Il Lupo Canis lupus naturalmente sta ripopolando la penisola italiana, da quando le norme nazionali lo hanno eletto a specie particolarmente protetta. Da animale “nocivo” (dicitura ormai obsoleta e non più consentita) questo maestoso animale è divenuto specie protetta. La presenza di un superpredatore come il Lupo è fondamentale per l’equilibrio degli ecosistemi per tenere sotto controllo le popolazioni di prede, per esempio di Cinghiale. Elusivo e difficile da incontrare, si rende evidente grazie alle tracce.