Capita spesso di pensare in diversi ambiti al significato della bellezza che gli antichi Greci, maestri in tutti i campi, hanno sempre trovato ai quesiti dell’essere umano riguardo alla bellezza della natura, alla bellezza delle arti, della Società cosi come della Politica.
Cosa possiamo noi pensare al giorno d’oggi?
Tutto sta sfuggendo dalle mani e non solo per il susseguirsi degli eventi o della storia o della velocità in cui si vive il quotidiano.
Mi è capitato, recentemente, di ascoltare un’ intervista di Massimo Cacciari sul tema della “bellezza abbandonata”. Era un’intervista a due per la presentazione di un libro del Prof. Giuseppe Di Giacomo.
Ciò che è emerso dal confronto è che cambiata la percezione dell’estetica, la quale è diventata funzionale a chi la propone indipendentemente dal grado di istruzione o lavoro applicato ad essa.
Certamente questa percezione è cambiata nel corso dei secoli ed in questi ultimi è addirittura cambiata la funzionalità della stessa definizione.
I parametri stessi per la definizione del “bello” sono cambiati e questo vale per l’estetica dell’agglomerato urbano, cosi come della campagna o della natura umana.
Il concetto di kalokagathia (unione di bellezza fisica e virtù morale) legato all’armonia e alla proporzione pare da tempo abbandonata dai più.
Quanto è possibile ammirare la bellezza delle opere d’arte, delle architetture senza avere un minimo di educazione formale e non solo su di esse?

Oggi la bellezza fa riferimento a canoni estetici che non sono più rigidi e univoci come in passato. Da un lato è anche positivo che la bellezza non sia più riservata a un solo modello ideale ma cambi a seconda delle culture, delle epoche e delle preferenze individuali.
Se questo risulta positivo non sembra lo sia quando alla bellezza viene attribuito un mero valore “funzionale”.
Nei progetti in corso nel nostro Paese, nella nostra Regione questo è sempre più evidente.
Il “ponte sullo stretto di Messina” per esempio! Ricordo che ero alle suole medie quando mi era stato assegnato un “tema di italiano” su questo argomento. Cosi come sulla “mafia” la quale impera nel quotidiano nazionale in maniera sempre più integrata e funzionale ai tempi che cambiano.
Una volta i cosiddetti “antichi valori” davano un senso alla bellezza conclamata, ma ora che questi valori vengono abbandonati si può dire che anche la bellezza viene abbandonata, allorché non sussistono più i valori della verità non solo oggettiva e questa sottolineata dal “patrocinatore” della bellezza asseverata.
Recentemente mi sono recato spesso a Trieste e non ho potuto fare a meno di sentire gli amici Triestini preoccupati sull’idea della volontà dell’amministrazione comunale, purtroppo ancora in atto, di creare un’ovovia per raggiungere il ciglione carsico e portare i passeggeri a un parcheggio presso il Quadrivio di Opicina.
Una conclamata “bellezza funzionale” da parte dell’attuale autorità amministrativa che in realtà provocherebbe il disboscamento di più di 4 ettari. Per realizzare il parcheggio da 320 posti e la stazione al Quadrivio di Opicina verrebbe distrutto un bosco di più di 2 ettari. Lungo il percorso nel tratto Bovedo-Opicina oltre alla posa in opera dei 15 piloni, di cui 9 tra Barcola e il Carso, per sostenere l’ovovia, un disboscamento largo almeno 14,3 metri e che nel complesso sarà di altri 2 ettari.
Tutto ciò in una zona della Rete Ecologica Europea “Natura 2000” zona di protezione speciale e sito di interesse comunitario. Questo consumo di suolo non sarebbe stato in linea con la sostenibilità ambientale requisito fondamentale per i progetti finanziati dal PNRR.
Questa volontà di costituire un ordine estetico-funzionale solo per “ammortizzare” dei fondi europei (a debito) con le scusanti del caso le quali andrebbero contro qualsiasi condizione etica ed estetica oltre che culturale non solo a Trieste ma anche di altre città della Regione Friuli-Venezia Giulia.

Giustificare con un concetto di bellezza funzionale che in realtà nasconde se non lede la bellezza dello stato delle cose non rileva né lo spirito umano né la verità.
È vero, ormai, che il concetto estetico stia diventando sempre più un concetto fluido, soggettivo e culturale. Tutto questo ha un’influenza che riguarda il relativismo culturale, l’influenza dei media e della tecnologia che con i social e le varie app dà a tutti il potere di un estetismo becero e privo di fondamenta. Il focus si è spostato dall’ideale alla celebrazione delle differenze individuali. La bellezza dei fatti come quello di Trieste evidenzia come essa sia influenzata da fattori storici e sociali limitati nel tempo.
In realtà si è rinnegato il valore della bellezza di hegeliana memoria come espressione di qualcosa di più profondo: autenticità, emozione, significato.
In altre parole, non abbiamo abbandonato la bellezza, ma abbiamo smesso di cercarla in un solo modello ideale.
Trovando che i modelli proposti non corrispondono alle esigenze generali di un territorio e della popolazione dello stesso, il concetto di bellezza funzionale è diventato un concetto cosi astratto da considerare le proposte come una sorta di bellezza rinnegata.
Indice
- Redazionale Il testo della redazione vuole essere un invito ad una...
- Una Venere affascinante e intelligente… Drusilla rappresenta una straordinaria forma di bellezza, fatta di intelligenza,...
- Bellezza da pensare Da sempre la bellezza è in fondo la meta di...
- La bellezza salverà il mondo La vita non finisce con la perdita della vista. Si...
- Spesso il bene di vivere ho incontrato La scrittura è strumento di comunicazione ma può essere anche...
- Ad far bella la faza La bellezza è fatta di tante cose, elementi che però...
- Parlare di bellezza Il concetto di bellezza racchiude in sé un numero infinito...
- La bellezza di un abbraccio Ci troviamo in un’epoca in cui abbracciare, accarezzare, dire “ti...
- Una clessidra capovolta Il dolore è una sensazione che accomuna tutti gli esseri...
- io e Krill Incominciò 3 anni fa, un momento buio della mia vita...
- La bellezza nel regno animale La bellezza, nel regno animale, si manifesta in modi straordinariamente...
- Davanti alla bellezza dell’arte Molti sono i modi con i quali ci confrontiamo con...
- Banana…lizzare l’arte Un discorso sulla bellezza si può fare anche per sottrazione,...
- Ceramiche Galvani Anche la ceramica pordenonese vive momenti di splendore toccando punte...
- Aria di casa La bellezza degli interni ha un suo fascino. La trasformazione...
- La bellezza dei libri Questa volta vorrei lasciar parlare direttamente i risvolti di copertina,...
- Blognotes 18 Mar/Apr 2025 Il tema del numero è BELLEZZA...